Il ritardo del tram e la sfiga

di Davide Paciello
Illustrazione di Francesca Bosco

Il tram è in ritardo.
Mi chiedo che ripercussioni avrà sulla mia giornata, mi porterà fortuna o sfortuna?

“Fortuna” è come chiamiamo il punto d’incontro tra eventi favorevoli e la nostra capacità di coglierli.
Una persona ottimista e propositiva sarà più predisposta a matchare due eventi positivi, mentre il mio sistema cognitivo si fa passare sotto il naso il bello della vita per cogliere solo l’orrore.
Quindi, anche questa giornata, andrà sicuramente di merda.

Il ritardo del tram supera i dieci minuti e non so che fare.

Nella vita sono sempre stato abilissimo a non sfruttare le occasioni e quando proprio mi arrivavano addosso allora mi impegno a sabotarle.
Il mio cervello pensa alle diverse variabili e razionalizza la peggiore tra quelle probabili.
È una forma di difesa.

Certo, se pensassi alle infinite variabili diventerei folle come il protagonista di un racconto di Lovecraf, anche se in effetti sarebbe interessante vedere Cthulhu sorgere per bloccare il traffico e far apparire il tram, almeno potrei dare la colpa a qualcosa di diverso dall’amministrazione. Un bel capro espiatorio sopraggiunto dai silenzi siderali dell’universo per spiegare il ritardo di un mezzo pubblico.
Poi darei comunque la colpa all’amministrazione, ipotizzando una giunta dedita al culto dei Grandi Antichi.

Del resto, anche davanti all’assurdo, è importante trovare un colpevole responsabile degli eventi.
I complottisti, davanti a una pandemia, pur di non accettare che l’essere umano è piccolo, impotente e indifeso davanti agli scherzi aleatori della natura, hanno iniziato ad accusare malevoli poteri occulti.
Il complotto implica ordine e coerenza.
Meglio i “poteri forti” che muovono le file degli eventi piuttosto che affrontare l’idea di essere nudi nella tempesta.

Mia madre crede nella Provvidenza. Alcuni nel Destino, altri negli Oroscopi.
Ogni cosa che accade deve essere correlata ad un’altra, altrimenti è il caos.
Magari siamo solo troppo miopi o “asserviti al sistema”, per cogliere gli indizi. In questo momento la mia mente potrebbe cogliere bellezza, amore e armonia ovunque, ma nota solo quel signore sul marciapiede di fronte che non ha intenzione di raccogliere la merda del suo cane.

Alzo gli occhi al cielo come se cercassi un modo per far arrivare il mezzo.

La vita è piena di insulsi gesti che pensiamo correlati in modo misterioso, ma aprire una busta di patatine non farà comparire il tram, un gatto nero non porterà sfiga e il segno della croce non farà vincere le partite.
Di certo i flash mob per la pace non stanno funzionando e le firme su change.org per chiudere change.org non hanno chiuso change.org.
Eppure tutto vale quando si tratta di cercare un nesso logico per arginare il caos: se la mente lo trova è un bene, altrimenti si bara.

Il tram non arriva e non c’è niente che io possa farci.

Per passare il tempo apro un giornale di città: c’è l’oroscopo.
Magari lo posso usare per dare la colpa alle stelle oppure ci posso leggere cose positive e magari influenzare la mia mente a ricercarle nel mondo.

Magari la giornata migliorerà e questo ritardo avrà un importante significato nel movimento dell’universo…ma alla fine non importa cosa ci sia scritto davvero, io leggo sempre e solo: oggi sarà un’altra giornata di merda, stacce!