L’unica colpa di Carlo era stata quella di essere nato figlio di quei due, due persone sole e tristi, due persone che molto probabilmente avevano avuto bisogno di aiuto e non ne avevano mai trovato.
Due persone che vorrebbe odiare, ma così simili a lui, troppo simili a lui.
Lui che ora non riesce a legare la sua vita con nessun’altra e li comprende sempre di più: le uniche persone simili a lui sulla faccia della terra. Due persone che ormai non ci sono più e gli hanno lasciato quest’eredità così pesante sulle spalle.
E un pulmino giallo.