L’ora senz’ombra di Osvaldo Soriano: guida alle passioni argentine

di Rachele Fattore

Illustrazione di Anastasia Coppola

“L’ora senz’ombra”, ultimo romanzo di Osvaldo Soriano edito nel 2022 da SUR edizioni, è un vero e proprio roadbook d’autore, in cui sono sapientemente mescolati humor, tenerezza e una vena di sana nostalgia.

Per chi ha mosconi nella testa che confondono i pensieri.

Uno scrittore si mette in viaggio per redigere la Guida delle passioni argentine ma i suoi programmi vengono stravolti dall’improvvisa malattia del padre e dalla sua fuga dall’ospedale. L’improvvisa assenza e l’imminente morte del genitore creano il pretesto per una ricerca molto più profonda. Si tratta di rimettere nella pellicola i fotogrammi censurati, di trovare un senso al rompicapo della propria vita.

Per chi ama il fascino degli anni ’40.

L’Argentina degli anni Quaranta, il peronismo e la Revolutión Libertora come sfondo del passato. Sono atmosfere d’altri tempi quelle evocate in questo romanzo: casinò, hotel di lusso, promesse del basket, rappresentanti cinematografici e modelle che posano sulla spiaggia di Mar del Plata. Le carte vengono svelate fin da subito ma acquisiscono definitezza lungo tutto il racconto, nel malinconico intrico delle relazioni amorose.

Un universo tra l’immaginifico e il reale.

Agopuntori cinesi, pastori fuggitivi, sconosciuti in terapia intensiva, attori che incarnano i propri personaggi fuori dal palco, pazzi che vivono in un tombino misurando il tempo con le sirene delle navi, ombre che lasciano immaginare il passato. I personaggi di questo romanzo sembrano fuggire, spesso rincorrono chimere e proprio per questo rimangono impressi quasi come flash di un sogno. Una costruzione poetica che lascia il lettore nella vertigine tra la commedia e il dramma.

Dare un senso alla propria storia riavvolgendo una pellicola.

Quelli che il protagonista ha a disposizione sono solo frammenti di ricordi recuperati da qualche parente e dettagli, appunti scritti col pennarello sul tettuccio della sua Ford Torino, vecchie foto salvate su un portatile andato a fuoco. Il resto è un vuoto al quale tentare di dare forma. Ritrovare il padre e ricostruire le scelte di una madre assente significa intraprendere un percorso doloroso di consapevolezza e perdono.  Quella di Soriano non è una narrazione adrenalinica, piuttosto segue il ritmo della costante e lenta ricerca di qualcosa. Una scrittura fluida, ricca di citazioni che propone attraverso personaggi paradossali il forte tema dell’identità.

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